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Focus contraffazione: cosa si intende per merce usurpativa

merci usurpative
13 Maggio 2021

Con il termine “merce” si intende, secondo un comune dizionario della lingua italiana, un bene di tipo commerciale, che può essere quindi distribuito previo pagamento. Quando una merce passa attraverso un ufficio doganale, deve subire una serie di controlli prima di poter essere immesso nel paese interessato. Una volta certi che il bene corrisponde agli standard previsti dalle normative vigenti, si procede con il pagamento di iva, dazi e oneri doganali di varia natura.

Ci sono casi in cui la merce importata o esportata non rispetta le regole previste dalle normative vigenti. In questo caso si può parlare di merce usurpativa o contraffatta.

Merce usurpativa

Si definisce usurpativa una merce che utilizza componenti o etichette provenienti dal proprietario, ma è prodotta e commercializzata senza la sua diretta autorizzazione.

Gli uffici doganali che si trovano in presenza di merce usurpativa hanno il compito di controllare e prevenire la diffusione di queste merci. La dogana può farlo autonomamente, ma anche su richiesta o segnalazione dei produttori, se sospettano che qualcuno stia producendo e distribuendo un bene di sua proprietà a sua insaputa e si verifica un caso di denuncia alla dogana per merce contraffatta.

Se una merce è riconosciuta come usurpativa, subisce un sequestro della dogana e un divieto alla diffusione. Solitamente, a seguito di questo può avvenire la distruzione del bene stesso, ritenuto per forza di cose illegale.

Merce contraffatta

Si definisce, invece, contraffatta, una merce realizzata imitando letteralmente altri prodotti che possiedono brevetto. I controlli doganali in materia di contraffazione sono spesso molto rigidi. Un bene contraffatto, però, può anche essere un bene che utilizza un marchio che non gli appartiene e lo posiziona su un altro bene non appartenente al proprietario di quel marchio.

Inutile dire che anche in questo caso la dogana – e gli uffici doganali di competenza – hanno l'obbligo di controllare i beni uno per uno e assicurarsi che non ci sia contraffazione. Se a seguito di un controllo emerge la presenza di una merce contraffatta, è preciso compito della dogana sequestrare e successivamente distruggere quel bene – che di per sé è definito illegale.