Tu sei qui

Anatocismo bancario: come funziona e chi ha diritto al rimborso

anatocismo bancario rimborso
11 Febbraio 2022

Con anatocismo bancario si indica la capitalizzazione degli interessi di un conto bancario. Nello specifico, esso subentra quando il tasso di interessi viene applicato non solo al capitale, ma al capitale più gli interessi maturati in precedenza. Si tratta di una misura illegittima, come sancito dalla Suprema Corte con l’ art. 1283 del c.c .

Ancora oggi l’anatocismo è al centro di numerosi dibattiti, rappresentando non di rado un contenzioso giudiziario tra correntisti e banche. La sentenza dell’8 novembre 2016 - 7 febbraio 2017, n. 3190 riguarda la prescrizione del diritto al rimborso degli interessi anatocistici pagati dal cliente all’Istituto di credito. Si è stabilito che tale decorrenza si verifica dopo 10 anni dalla data di estinzione del saldo di chiusura del conto corrente.

Come funziona l’anatocismo bancario

Per capire come funziona l’anatocismo bancario (che non è intuitivo per chi non opera nel settore), ricorriamo ad un esempio con una cifra bassa e tonda.
Ammettiamo di chiedere alla banca un fido di 50.000 € con un tasso di interesse del 5%.
A fine anno si dovranno pagare quindi 2.500 euro di interessi.
Successivamente, bisognerebbe calcolare gli interessi sempre sulla somma iniziale (50.000 €) e non sulla somma + gli interessi (52.500 €), come invece accade. Lo stesso fenomeno si verifica anche alle successive scadenze, con il risultato che gli interessi producono altri interessi, che si traducono in un addebito illegale da parte della banca.

Chi ha diritto al rimborso dell’anatocismo

L’anatocismo identifica dunque le somme indebitamente pagate dai correntisti. Questi hanno diritto al rimborso con l’unica condizione è che il conto sia ancora aperto o che sia chiuso da non più di 10 anni.

Per capire come muoversi per ottenere il rimborso dell’anatocismo, ci si può rivolgere a CAMA ED . Attraverso un calcolo preliminare si può conoscere anticipatamente quali somme possono essere recuperate nei confronti delle banche su conti correnti, mutui e finanziamenti, non estinti da più di 10 anni. Si valuterà poi quali azioni intraprendere nei confronti dell’istituto di credito. Verrà predisposta infine una perizia econometrica definitiva per sostenere l’azione giudiziale o extragiudiziale da intraprendere per il rimborso delle somme indebitamente trattenute dalle banche.