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Agenzia dogane: accise, dazi e Iva

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20 Aprile 2020

Ogni soggetto che intenda acquistare beni da un paese appartenente all’Unione europea è tenuto a pagare l’Iva, e ad essa si aggiunge il pagamento di un dazio doganale se lo Stato si trova al di fuori dell’UE. Ma cosa sono precisamente, e qual è la differenza tra dazio, Iva e accisa?

Oneri doganali: cosa sono?

Gli oneri doganali vengono applicati dalla Dogana all’atto dell’importazione di merce proveniente da un paese non appartenente all’Unione europea. Dall’introduzione del Mercato Unico Europeo sono state abolite le frontiere doganali tra i paese membri UE, e pertanto il concetto di importazione fa riferimento esclusivamente all’introduzione di prodotti di provenienza extracomunitaria. In questo caso, quindi, va corrisposta l’imposta di importazione, riscossa dall’Agenzia dogane sotto forma di dazio. Ciò vuol dire, ad esempio, che chiunque si rechi in un paese extra UE è tenuto a dichiarare l’acquisto di prodotti che superano un certo valore e a pagare il dazio doganale, se invece i beni sono di modesto valore sarà sufficiente il rilascio da parte dell’autorità doganale di una dichiarazione che certifica il possesso della merce alla partenza. Se il dazio varia a seconda del tipo di bene importato ed è calcolato in base al valore dichiarato nella fattura, l’Iva sull’importazione si calcola su tutta la cifra, che comprende il valore del prodotto, il dazio doganale e le spese di spedizione.

Cosa sono le accise

Per quanto riguarda invece la gestione delle accise, si tratta di imposte che vengono applicate sulla fabbricazione di alcuni prodotti di largo consumo (come ad esempio quelle sugli alcolici, benzina o tabacco), e sono previste da ciascun Stato membro in modo autonomo. Esse si applicano sia sui prodotti comunitari che su quelli importati da paesi terzi, non sono dazi ma quando riguardano merci importate vengono considerate oneri doganali e dunque riscosse dall’Agenzia delle dogane.