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Compilazione modelli accise: istruzioni e a cosa serve

compilazione modelli accise
02 Maggio 2019

Il modello F24 accise contiene, tra le altre, un'apposita sezione dove è possibile assolvere al pagamento delle accise alle Dogane, dell'imposta unica sulle scommesse ecc. La si può trovare alla voce "Sezione accise/monopoli ed altri versamenti non ammessi in compensazione".

Questo modello non è atto solo alla gestione accise, ma può essere utilizzato anche per il pagamento di imposte sui redditi e ritenute alla fonte, Iva, Ici, imposte sostitutive delle imposte sui redditi e dell’Iva, Irap, addizionale regionale o comunale all’Irpef, contributi e premi Inps, diritti camerali e interessi in caso di pagamento rateale.

Inoltre, può essere utilizzato per pagare le somme dovute (compresi interessi e sanzioni) in caso di liquidazione e controllo formale della dichiarazione, avviso di accertamento, atti di contestazione delle sanzioni, avviso di irrogazione sanzioni, accertamento con adesione (concordato), conciliazione giudiziale, ravvedimento.

Compilazione F24 accise: come si fa

Per il versamento delle accise bisogna indicare, all'interno della colonna "codice identificativo", il codice ditta composto da nove caratteri alfanumerici, mentre nella colonna "prov." bisogna indicare la sigla della provincia in cui avviene l'immissione in consumo. Non devono essere indicati mese e anno di riferimento.

Per compilare e trasmettere il modello telematicamente all'Agenzia delle Entrate si possono utilizzare i software di controllo e compilazione modelli accise messi a disposizione dall'Agenzia stessa. Il versamento può essere effettuato presso gli sportelli di qualunque agente della riscossione o banca convenzionata e presso gli uffici postali:

  • in contanti;
  • con carte Pago BANCOMAT, presso gli sportelli abilitati;
  • con carta POSTAMAT, POSTEPAY, con addebito su conto corrente postale presso qualsiasi ufficio postale;
  • con assegni bancari o postali tratti dal contribuente a favore di se stesso o con assegni circolari o vaglia postali o assegni postali vidimati emessi all’ordine dello stesso contribuente e girati per l’incasso alla banca o a Poste. In ogni caso l’assegno o il vaglia devono essere di importo pari al saldo finale del modello di versamento. Nel caso in cui l’assegno postale venga utilizzato per pagare tramite Poste l’operazione dovrà essere eseguita all’ufficio postale ove è intrattenuto il conto;

• con assegni circolari e vaglia cambiari, presso gli agenti della riscossione.